Un gruppo di scienziati coreani ha sviluppato una tecnologia innovativa che permette di ottenere contemporaneamente acqua potabile ed energia pulita da diverse fonti idriche contaminate e che potrebbe potenzialmente risolvere il problema della scarsità d’acqua.
La depurazione delle risorse idriche contaminate è spesso un processo energetico molto dispendioso. Tuttavia, un gruppo di scienziati del Korea Institute of Science and Technology (KIST) e della Myongji University, in Corea del Sud, ha sviluppato una tecnologia che potrebbe risolvere questo problema: una membrana innovativa che fornisce contemporaneamente acqua potabile e produce energia pulita da fonti di acqua contaminate, come i reflui urbani e l’acqua marina.
La membrana è stata creata con un processo di stampa a basso costo, che la rende potenzialmente utilizzabile per un’ampia varietà di sistemi di purificazione idrica e accessibile in diverse parti del mondo.
L’obiettivo del progetto era trovare un’alternativa ai nanogeneratori idroelettrici che consentisse di attingere anche a fonti di acqua non dolce. La soluzione prevede l’impiego di una membrana “a sandwich”, costituita da uno strato poroso che filtra l’acqua nella parte inferiore e da un polimero conduttivo che genera energia pulita nella parte superiore. Il dispositivo è stato progettato per depurare i reflui controllando la direzione del flusso, in modo che l’acqua venga purificata in direzione perpendicolare, mentre l’elettricità prodotta contemporaneamente in direzione orizzontale dal movimento degli ioni.
La membrana è in grado di rimuovere oltre il 95% dei contaminanti presenti, anche di dimensioni inferiori a 10 nm, come microplastiche e particelle di metalli pesanti e ha un grande potenziale applicativo nei sistemi di gestione della qualità idrica e di alimentazione di emergenza.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’ultimo numero di “Advanced Materials”.